mercoledì 17 febbraio 2016

Inganno

Lasciai lì... il mio dispiacere, dovevo, in quel momento era la cosa giusta da fare, o almeno credevo.

Tremavo ancora, quando decisi di entrare in macchina, non riuscivo a mettere in moto il motore, ero lì.. seduta sul sedile, abbandonata dalla mia ragione la quale ripercorreva ogni gesto, ogni parola, ogni emozione, i pensieri non smettevano di riprodursi in maniera sempre più dettagliata, sistematica e sequenziale e mi rendevano inabile a muovermi, a respirare e a parlare.
Come aveva potuto farmi questo?

Tutto quello che eravamo stati in 8 mesi, era stata una finzione, era stato un gioco, era stato solo un inganno.
Come ho fatto a non accorgermi che la persona che più amavo, era quella che più avrei dovuto temere?

Eppure è così, lui era lì e non ha fermato le parole acide di Christina, non ha fermato il suo sorriso diabolico, non ha fermato quello che le mie orecchie non volevano sentire, quello che i miei occhi erano incapaci di vedere, lui era lì....e ascoltava, come ascoltavo io, e mi guardava, come lo guardavo io.

Mentre Christina parlava, le sue parole non riuscivano a connettersi in maniera concreta nel mio cervello, mi stava riempiendo di informazioni, di particolari ,intenti ad avvalorare la sua tesi, ma non riuscivo più a seguirla, ero annebbiata dai suoi capelli biondi, che si scostavano da una parte all'altra mentre lei si girava per vedere le espressioni degli altri che erano presenti, a vedere se gli altri si stessero divertendo quanto lei nell'assistere a quello spettacolo, i suoi capelli si giravano con lei, quando il suo viso divertito ricercava gli occhi di lui, che erano fissi su di me, a scrutare la mia reazione.

IO ero lì immobile,non riuscivo più ad essere padrona del mio corpo, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a piangere...quanto avrei voluto scappare via, invece di lasciarmi umiliare così, invece di lasciare che gli altri ridessero di me,lasciare che fossi uno dei loro giochi, ma la mia mente mi bloccava, era rimasta a quelle parole: -" sei solo stata un gioco, eri una scommessa!"

Lasciai lì il mio dispiacere, e appena la mia mente me lo permise, corsi via...




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